BASIKASINGO (ZAIRE) |
Vedendo molte delle sue opere incomporare arte africana,
potreste dirmi da come venne a ARMAN questa passione per le "Arti Prime" ?
Arman era un appassionato dell'oggetto fabbricato. Gli artisti africani,
i scultori su legno in particolare, avevano un eco in lui. Sentiva
nel oggetto le esitazioni, le decisioni dell'uomo al lavoro, le soluzioni
trovate per rendere una spalla, una schiena, un viso. Non considerava
quest'oggetti come “curiosità", ma li vedeva come opere d'arte, del
tutto simili alla produzione di scultori europei famosi, come Michel-Angelo.
Viveva circondato di quest'oggetti, come in una biblioteca dedicata
alla capacità umana di superare le costrizioni per rendere una soluzione.
Lo rivedo ricevendo un oggetto nuovo, la mano accarezzando la patina,
il suo sguardo penetrando nella parte posteriore dell'oggetto, come
assorbito, per ritrovare il ritmo della roncola o della accetta con
lama ricurva (herminette), ammirativo della mano del scultore, della
razionalizzazione della sua visione e della sua trasmissione. Cio‘,
ne vedeva quello lo toccava di più, la DECISIONE. Arman, avido di conoscenza
ed arrabbiato ad ottenerla, aveva acquisito una conoscenza quasi enciclopedica.
La differenza tra lui ed alcuni scienziati, è che aveva avuto nelle
sue mani un buono numero di oggetti, e che possdeva anche l'esperienza
tattile. Mi disse che ad un'epoca fu nell'obbligo di scegliere : sia
essere un artista sia un esperto in arte africana. La scelta, come
lo sapete, fu di essere artista ; del mio punto di vista, il solo mezzo
per lui di continuare la sperimentazione delle soluzioni. |